La Galleria Glance è lieta di presentare la prima personale italiana di un giovane pittore americano Christopher Russell, (1983, vive e lavora a San Francisco).
Il titolo della mostra, High Points, letteralmente tradotto in “alte vette” – ha un doppio significato. Da una parte si riferisce alle montagne, i soggetti che l’artista predilige, alla natura e all’obiettivo di celebrarla e sublimarla attraverso l’arte. I concetti del Sublime nella pittura del paesaggio sono stati teorizzati già nel diciottesimo secolo da Burke nella sua Indagine filosofica sull'Origine delle Nostre Idee del Sublime e del Bello e da Kant nel suo scritto Critica del Giudizio. La poetica del "Sublime" esaltava nell'arte l'espressione totale dell'esistenza. La solitudine dell'essere umano davanti alla grandiosità della natura, rappresentata da Christopher Russell come le magnifiche montagne, si pone all'interno della riflessione avviata nel Settecento e arrivata fino ai nostri giorni.
Dall’altra parte per l’artista, il titolo si riferisce al raggiungimento "dei punti più alti" come dei momenti migliori, del superamento degli obiettivi più difficili sul suo percorso spirituale.
All’idea della tradizione occidentale di pittura del paesaggio l’artista associa immagini e rimandi propri della New Age. L'artista trae spunti dai vari aspetti di questo movimento: la conoscenza scientifica, tolleranza, conservazione ecologica e valori non-occidentali. Vede l'estetica di questo movimento spirituale "come un "collage" di culture diverse, antiche e moderne, dalle astrazioni geometriche di mandala ai poster psichedelici e alle descrizioni scientifiche di ammassi stellari".
Quando dipingo esploro la mia percezione e connessione con il mondo naturale" – così afferma l’artista statunitense – "sono interessato a una spiritualità che è collegata ai cicli della natura, ad un mondo infinitamente complesso e misterioso pur essendo del tutto tangibile. Indago l’alternativa di uno stile di vita all'aria aperta che prende spunto dalle culture indigene. Attraverso opere che hanno per soggetto paesaggi selvaggi cerco di comunicare il mio rispetto per la natura, un ideale di comunione con gli elementi naturali spesso temperato dalla vita quotidiana. Nonostante la volontà e lo slancio talvolta convivano con la disillusione, lavoro utilizzando l’antico genere della pittura del paesaggio perché sono profondamente convinto che la nostra connessione con la natura sia sempre più importante nel mondo contemporaneo. I paesaggi che dipingo non intendono soltanto ricreare luoghi che ho visitato, ma sono il passaggio finale di un processo di creazione che intende rivelare ogni volta qualcosa di nuovo. Parte del mio processo creativo è dato infatti da un lavoro meditativo, il resto è il risultato di una lotta interiore che attraverso la pittura ricerca un equilibrio tra chiarezza e sorpresa."
Christopher Russell è nato a Boulder in Colorado nel 1983. Si trasferisce a Oakland per studiare pittura presso il California College of the Arts. Fin da studente ha iniziato ad esporre in numerose collettive e personali tra cui The Drawing Show presso il Museo di Arte Contemporanea di Boulder e Awesome: The Contemporary Sublime presso la galleria Playspace sulla quale ha scritto la sua tesi di laurea. Nella primavera del 2006 si è laureato a pieni voti specializzandosi in pittura e disegno. Dopo la scuola, ha continuato a vivere e dipingere in una baia a cui è molto legato traendo ispirazione nei suoi disegni dai paesaggi del Pacifico nord-occidentale. Il suo tempo trascorso all’aperto - con uno zaino in spalla o in bicicletta, in America o in giro per il mondo - è diventata un’esperienza indivisibile dal suo lavoro in studio. Attualmente vive e lavora a San Francisco ed è parte di un collettivo di artisti chiamato Paper Mill Studios.
la mostra è visitabile gratuitamente da martedì a sabato dalle 16 alle 19:30
in altri giorni e orari su appuntamento
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